
Secondo le stime più ‘prudenziali’ Internet of Things (IoT) conterebbe già circa 5 miliardi di dispositivi elettronici equipaggiati con un software ed in grado di interfacciarsi al web, che dovrebbero diventare almeno 25 miliardi entro il 2020: si tratta di sensori, strumenti di misura, ma anche dispositivi elettromeccanici, veicoli ecc. sensibili al contesto e che possono essere identificati, interrogati e controllati in remoto.
Il Consorzio Internet of Food & Farm (IoF2020), di cui ISVEA è membro, agisce in base ad un imponente programma-quadro che ha ottenuto un finanziamento da parte della Commissione europea al fine di indagare e promuovere un’implementazione su larga scala dell’IoT nel comparto agroalimentare, nell’ambito della più ampia e prestigiosa azione “Large Scale Pilots (Internet of Things)”; attivato nel 2017, esso ha una durata di 4 anni.
IoF2020 è costituito da 73 partner provenienti da 16 paesi ed è coordinato da Wageningen U&R (NL). Il progetto si articola in 5 aree: frutticoltura, orticoltura, allevamento, seminativo e lattiero-caseario, con 19 progetti finalizzati allo sviluppo ed all’adeguamento delle tecnologie dell’IoT alle esigenze specifiche del settore, contribuendo contemporaneamente alla formazione di un tessuto produttivo in grado di coglierne tutte le potenzialità.
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